Gianni e l’evoluzione della mutanda….

al mare 8.gifQuesta ve la devo proprio raccontare perchè il nostro amico Gianni, marito della mia amica Marta, ha avuto delle perle di riflessione quando è venuto al mare con noi per fare delle sabbiature ad una spalla. Io e Marta ci siamo beate a sguazzare in mare. L’acqua era fresca, limpida , invitante. Non saremmo mai uscite!!! Dopo una bella nuotata siamo tornate agli ombrelloni. Lei si è sdraiata al sole, io in poltrona all’ombra per godere di una leggera brezza… ho chiuso gli occhi e piano piano fra il brusio delle voci una ha attirato la mia attenzione. Era Gianni che parlava con mio marito ( che per fortuna sua non parlava ma ascoltava )

Si capiva che l’argomento era di quelli interessanti…di quelli che prendono parecchio…di cosa parlava?? Be’ ho capito che parlava con meraviglia del lato b di tutto il genere femminile che gli passava davanti… Lui diceva “ non ci sono occhi per guardale tutte… con quei costumi, slip che non lasciano più niente alla fantasia e che danno una certa carica soltanto a guardarli mentre si muovono durante il cammino “Faceva notare il Gianni che le mutande non sono più quelle di una volta, concepite com’erano per coprire , contenere e mantenere un discreto assetto di cotante rotondità.al mare! 6

Che dentro gli slip ci fosse un lato b che si estendeva a tutti i ceti e categorie sociali… e su detto lato b si potevano esprimere giudizi dimensionali. Ma quasi mai era data percepirne la fattura, la consistenza, la volumetria come accade oggi.

Ma te lo ricordi come erano le mutande delle donne una volta? Ha continuato rivolgendosi ancora a mio marito che, ari-fortuna per lui ha continuato a tacere.

al mare 12 “Erano alte, forti, poderose, ben armata sulla cucitura inferiore, da un robusto solido passante agli inguini. Erano abbellite da trine, smerli e sangalli. Altra grazia non era dato intravedere se non il ghiotto rigo delle mutande, attraverso le gonne  strette. C’era una certa Rita che portava un tailleur estivo, che al suo passaggio, proprio per la rotondità messa bene in evidenza dalla gonna attillata, era solita bloccare il traffico in Piazza Grande!!!! La chiamavano….al mare 13 e qua non ho sentito, perchè ha bisbigliato qualcosa, facendo scoppiare a ridere mio marito…

“Oggi la mutanda si è trasformata,” ha continuato imperterrito ,” è diventata un mezzo di comunicazione di massa. Atto di affermazione della sua emancipazione. Oggi gli slip non stanno più fermi e arroccati nei luoghi più segreti delle femmine, ma si insinuano e fuoriescono, si affacciano e ammiccano, sono irrequiete .al mare 11 Il lato b finalmente parla con la gente, non è più un tabù, ma una ostentazione di sicurezza, di fierezza e perchè no, di ricchezza. Vedi le plastiche alle quali ricorrono talune, o al lavoro nelle palestre, per rassodare tonificare e rendere quella parte del corpo sempre più attraente e desiderabile….”

A quel punto la voce di Marta ha interrotto questa interssante dissertazione..” Hai finito di dire bischerate? Sai cosa si fa per farti guarire la spalla, ti compro la lampada ad infrarossi, così te le fai a casa i bagni di calore…te la do’ io la mutanda!!!”

” O’ Martina ( è così che la chiama quando la vuole rabbonire… ) o che sei gelosa? Si faceva per dire!!! Anche gli occhi sono per guardare…” Nel frattempo Marta si è infilata il vestito, ha preso la borsa e indicando perentoriamente l’uscita al marito, sono tornati a casa….

Così ho capito che il mare per Gianni, sarà come il discorso dimenticato di un certo politico….” sarò breve…ho finito! “

E mio marito?  Tanto per andare sul sicuro,  ha  aperto il giornale e ha infilato il viso l’ha dentro…a buon intenditor poche parole…al mare !

divertitamente vostra, vitty

Autore: vittynablog

Mi piace scrivere e condividere le mie idee con quelle degli altri

56 pensieri riguardo “Gianni e l’evoluzione della mutanda….”

    1. Sì, Gianni mi è molto caro! E’ disarmante nel suo candore quando esprime taluni suoi concetti !! Magari per Marta, la moglie, un po’ meno….

      Oggi caldo feroce ma combattuto egregiamente nell’acqua di mare… Beata te che sicuramente non avrai di questi problemi…w la montagna!!!! ❤

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    1. Sono certa che uno sguardo di ammirazione non può che essere gradito 🙂 quello che infastidisce noi donne è quando il marito, il fidanzato, il compagno, riservano tutte le attenzioni alle altre ragazze, trascurando le loro compagne. Un’occhiata va bene, ma farla troppo lunga…insomma fa girare un po’ le scatole!!!!

      Ma tu se non hai da rendere conto a nessuno…hai voglia di guardare! Con quello che mettono in mostra, sarebbe un peccato ignorarlo!!! 😉

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      1. Sposo la prima parte della tua risposta in pieno. Mentre la seconda mi fa molto ridere! 😀 Comunque io certe donne non le guardo proprio per non dare loro soddisfazione, perché è evidente che vogliono farsi guardare… 😉

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  1. buon giorno Witty, rientrato da giorni al mare, ne ferie, ne vacanza…i nipoti hanno dato da fare e non poco. Leggo del lati B e come non ricordare quel via vai sul bagnasciuga di Bellaria. Tante nonne ma anche merce buona. Da noi tempo addietro uno scalpellino artista con martello e punta ha tirato fuori da un masso un nudo di donna leggermente in avanti. Era concepita come una donna che dalle mani da acqua attraverso tubo e rubinetto, ma qualcuno penso di mettere il rubinetto nel lato B. Vinsero le signore e così finché deficienti non hanno rotto le due mani e rimasto il tronchesino dei polsi. Felice di sapere che ci sono ancora dei maschietti con lo spirito della conservazione della specie.
    Allegriaaaaa

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    1. Ben tornato Andrea!!! E’ un piacere averti qua 🙂 Sempre alle prese con i nipoti eh? Questo però non ti ha impedito di guardarti intorno… ben fatto, anche a me fa piacere sapere che ci in giro dei maschi che sanno ancora apprezzare le bellezze naturali che circolano sulle nostre spiagge!

      Sì sì ” Allegriaaaa!!” e speriamo tanta!!!! Ciao!!! 🙂

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  2. Sarà che Gianni è “garanzia contro la noia”, ma di certo si può dire che denuncia subito di essere uno degli anni 50, in quanto oggi solo uno avente la relativa veneranda età può ancora elaborare il pensiero che oggi gli “slip (al femminile) non lasciano più niente alla fantasia e che danno una certa carica soltanto a guardarli mentre si muovono durante il cammino”.

    “Magari fosse così!” pensano tristemente le donne.

    “Cose di una volta!” penso io.

    La carica è un retaggio del buon tempo antico, quando immaginare “ il contenente e il contenuto “ era da solo inebriante date le poche possibilità che si avevano al riguardo di costatare il tutto de visu , e che spingevano a scrivere così su quel c. d. “ghiotto rigo delle mutande, attraverso le gonne strette” e lunghe, (oltre che a dare qualche consiglio alle donne disordinate o distratte)

    ABITI ESTIVI BIANCHI

    Donne, donne mie, una bellezza
    è questo fatto che andate in giro
    d’estate con vestiti di lunghezza
    quasi fino ai piedi! Vi ammiro

    in questi casti e bianchi, e trasparenti,
    abiti . . . son di lino per lo più . . .
    che fanno intravvedere, seducenti,
    un po’ le vostre forme: quelle giù . . .

    quelle di dietro . . . quelle dell’oblò . . .
    delle due lune . . . e quindi, ovvio, pure
    le micromutandine . . . Beh, però
    più accortezza qui! . . . esser sicure

    che dritte stiano sempre, accostate
    a ben segnare quella bellezza che
    concedono . . . velandola . . . alle occhiate
    di quelli che ancor pensano “Ah, se . . . ”

    (Sergio Sestolla )

    E qui mi fermo, anche se in argomento — specialmente ora che mi trovo al mare dove i costumi delle donne si fanno sempre più mini, mentre tendono ad allungarsi quelli degli uomini ( boh!)— ben potrei continuare (il “lui” della commedia è uno che la pensa un po’ all’antica), ma solo su esplicita richiesta, così non mi assumo alcuna responsabilità.

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    1. Ah, Sergio, Sergio, sei tremendo! E’ vero che Gianni non è più un ragazzino, però è anche vero che lui non frequenta le spiagge come fai tu. Di solito va a fare i bagni dalla parte scogliosa della città…tipo Romito, Calafuria, Calignaia… luoghi meravigliosi dove ancora la natura è incontaminata e il mare è di una bellezza pazzesca! L’unico neo è un po’ impervio raggiungere raggiungere il mare dalla scogliera.

      Va la mattina molto presto fa il suo bagno e rientra a casa perchè non sopporta il sole.

      Quindi stare fermo sulla spiaggia per delle sabbiature, gli ha permesso di aggiornarsi sulle mode dei costumi femminili. E quindi è normale la sua meraviglia!! E mica è abituato come te a vederne di tutti i colori!!!

      Anche donne vestite di bianco…più che lino quegli abiti lunghi e freschi sono di garza…lo so perchè anch’io li indosso e confermo la loro praticità. Ovvio ci vado solo al mare con tanto di costume sotto, perchè come hai notato ( non ti poteva sfuggire!! ) sono abiti trasparenti 😉

      “Donne, donne mie, una bellezza
      è questo fatto che andate in giro
      d’estate con vestiti di lunghezza
      quasi fino ai piedi! Vi ammiro

      in questi casti e bianchi, e trasparenti,
      abiti . . . son di lino per lo più . . .
      che fanno intravvedere, seducenti,
      un po’ le vostre forme:”

      Ecco, sarei molto curiosa ( ti pareva? curiosissima!!!! ) di sapere cosa pensa il” Lui ” della commedia, sull’argomento. E’ stata abbastanza esplicita come richiesta? E posso aggiungere che adoro gli uomini che la pensano un po’ all’antica?

      Allora che faccio… mi siedo e aspetto???? Un bacio, ciao!!!! ❤

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  3. un abbraccio a te Maria! Ho piacere che ti sia piaciuta questa conversazione fra uomini… Io mi meraviglio della loro meraviglia….con tutto quello che si vede in giro, ancora c’è qualcuno che rimane stupito…. ciao carissima!!!! ❤

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    1. Carissimi per un po’non sarò presente sul blog! Ho avuto un imprevisto… Mentre passeggiava col mio cane Ugo, un altro cane mi è venuto fra i piedi scaraventandomi a terra. Morale della favola ora sono a letto con la gamba destra ingessata e il braccio sinistro. Non posso camminare e scrivere mi è difficoltoso!!! Non mi dimenticate!!! Un abbraccio a tutti, la vostra Vitty

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  4. A questo punto sospendiamo quello che “pensa il lui della commedia”, e concentriamoci sulla tua disavventura, cara Vitty.

    Il dispiacere per quanto ti è accorso è veramente grande.

    Per fortuna il tempo è il miglior medico e rivediamo il tutto con un richiamo ai classici, unica e ultima consolazione.

    In bocca al lupo, il che è meglio di avere cani tra i piedi! Ciao

    FOSCOLIANA

    E no, non sei caduta da cavallo,

    non hai deturpato il tuo bel volto,

    lo so che è soltanto un intervallo,

    che passerà il male che ti ha colto.

    Pur se non sei la Pallavicini,

    nè Foscolo io sono, in questo istante

    stai male, come quella, tra i cuscini,

    e come quello io son trepidante.

    Che non darei in questa occasione

    per posseder la penna assai forbita

    del rosso Ugo e fare una canzone

    anch’io all’amica un po’ avvilita?!

    …la qual come Luigia è sempre stata,

    scoppiettante di vivacità,

    ardita e pure un po’ spregiudicata,

    lei stando in sella, tu in società.

    Ma tutto finirà. Come cometa

    ritornerai in cielo inghirlandata,

    ed io, sulla scia di quel poeta,

    riscriverò “All’amica risanata”.

    Guarisci…e che il riso tuo mi sferzi

    a tornar lieto. Uhè, “nun famo

    scherzi!”

    . . . E attenta, attenta ai cani di terzi!

    ( Sergio Sestolla)

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  5. Grazie Sergio, le tue parole di conforto mi sono arrivate dritte al cuore!!! Sono giorni lunghi interminabili perché è difficile fare tutto sia leggere sia scrivere, ma sapere che gli amici cari mi sono vicini, mi aiuteranno a Superare questo terribile momento! Ciao carissimo, saluta tanto Cassandro😀

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  6. Accolgo i tuoi saluti, Vitty, dispiaciuto assai dell’incidente verificatosi.

    Non ti meravigliare poi se non amo troppo i cani.

    Con quel popó di ingessatura penso che sarai liberata dai gessi non prima di circa un mese.

    Per te allora aggiungo un codicillo ad una mia vecchia composizione, cin l’augurio che il tempo passi presto.

    O D I O L A L U N A
    (Per Vitty)

    Odio la luna e tutti quelli che

    parlano della luna, io compreso.

    Diamoci un taglio netto, come se

    si trattasse . . . boh, che ne so? . . . di Creso

    . . . Margutte . . . Filottete . . . di Sant’Ivo!

    Parliamo noi di questi? Ovvio che no,

    quindi anche di lei, astro passivo,

    con quella faccia fessa da oblò,

    che appare e che scompare . . . che sorride

    prendendoci ogni volta per quel posto,

    chè per quante in passato lei ne vide

    ne rivedrà altrettante a zero costo

    . . . tutte le stesse! No, non cambia mai

    il mondo, si ripete all’infinito:

    vince sul bene il male, e tu lo sai,

    tu che guardi la luna incitrullito

    e chiedi a lei, che certo se ne frega,

    “cosa accadrà domani?” . . . Beh, vi invito

    almeno a dir che non vale una sega,

    e manco di un cane il guaito!

    Per consolarci pure si può dire,

    dato che sol ci guarda e non ci assiste

    nel vivere, e manco nel morire,

    che Luna è come mafia . . . “non esiste”!

    Sì, come in Norma forse sarà “casta”,

    avrà bello . . . bellissimo . . . il “sembiante”,

    però per me è ora di dir “Basta!”,

    con lei, o senza lei, ama l’amante,

    il ricco non si fa meno arrogante

    e il mendicante resta mendicante.

    P. S.

    Val solo per il tempo misurare.
    Così ad esempio chi deve restare

    immobile perché un incidente
    purtroppo ha avuto ben terrà presente

    che in un suo giro tutto passerà.
    Val perciò sol per questa cosa qua,

    che non spiega le arie che si dà.

    Ora auguriamo a chi male sta
    un giro velocissimo. Et voilà!

    (Cassandro)

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    1. grazie Cassandro per aver risposto ai miei saluti in questo difficile momento. Anche se non ho potuto rispondere subito, perchè tenere in bilico il cellulare con l’unica mano sana e in contemporanea cercare di scrivere, posso assicurarti è veramente un’impresa ardimentosa!!!! ora mio figlio mi ha prestato un suo portatile così tutto sarà più semplice. Mi hai fatto sorridere ( mica è poco di questi tempi ) quando hai scritto che la luna è un astro “con quella faccia fessa da oblò, ” che guarda da secoli quello che accade quaggiù. Be’ dai, non essere troppo severo con lei!!! Anche perchè quando la guardo in cilelo, penso che anche le persone a me care la stanno vedendo, quindi mi sembra di non essere poi così lontana. grazie per esserti fermato, ti mando un sincero abbraccio, ciaooo!!!!! ❤

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  7. Carissima, questa proprio non ci voleva!! Immagino il dolore e lo spavento… ed il caldo non aiuta a superare questi difficili momenti.

    Quello che possiamo fare noi e gli amici cari del tuo blog è starti vicino con le parole, farti compagnia con le poesie dei “poeti del blog”, con qualche ricetta e, soprattutto con il cuore!

    A presto cara Vitty.

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    1. no Mary, proprio non ci voleva! questo infortunio è arrivato come un fulmine a ciel sereno buttando all’aria, non solo la mia vita ma pure quella dei miei familiari. E’ tutto molto difficile, però spero di poterne uscire quando sarà il momento. Per ora a mo’ di consolazione non riesco a trovare il lato positivo della situazione…. ma il tempo non manca, alla fine troverò qualcosa!!!

      Grazie per essermi vicina!!! Le vere amiche non si smentiscono maiiii tvb un bacio, ciaooo ❤

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  8. Anche se scrivo di fretta, oggi mi sono scatenato un tuo favore, Vitty, per farti distrarre un poco, seguendo il consiglio dell’amica Mary (“farti compagnia con le poesie dei poeti del blog”) eccoti qualcosa che dopo tanti anni ci permette di conoscerci più a fondo.

    POESIE AL VENTO
    (Internet)

    Le mie poesie le lancio al vento,

    nell’etere le faccio io volare,

    ed in anonimato, in quanto sento

    che deve poesia sempre andare

    liberamente e senza alcun legame,

    laccioli e nodi di paternità:

    sia che sia d’oro, sia che sia di rame,

    è “Patrimonio dell’umanità”.

    Presuntuoso, eh? . . . “Ma che me frega!”

    Infatti ci sarà qui sempre chi

    — che ciò mi inorgoglisca chi lo nega? —

    ne leggerà qualcuna, ed io così

    esisterò anche dopo . . . E se poi strega

    qualche mio verso “una”, forse un dì . . . . . . .

    Gira e rigira siamo sempre là:

    bello è avere chi sospira “Ahhhh . . .”!

    E’ poco? . . . Ma a me basta e basterà,

    chè se a scovarmi poi riuscirà . . . . .

    Esiste pure un’altra verità:

    se non le butto in internet tu va’ . . .

    vallo a trovare . . . no, che non ci sta! . . .

    chi comprerebbe queste ingenuità.

    Poesie, quindi, via . . . di qua e di là!

    E’ internet un po’ di aldilà.

    (Sergio Sestolla)

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    1. Caro Sergio, con me ci puoi giurare che i tuoi versi mi faranno sospirare, ridere o sognare!! Fin da bimba ho amato le poesie. Con poche parole riuscivano a portarmi in mondi e situazioni diverse. Quanto avrei voluto conoscere un vero poeta!!! Non sapevo, non potevo immaginare che la vita mi avrebbe riservato una bella sorpresa! Grazie al blog avrei conosciuto, non uno, ma due poeti !!! Grazie quindi per il dono prezioso dei Vostri versi, ora più che mai mi sono cari perchè mi testimoniano la Vostra amicizia.

      un grazie e un bacio a tutti e due!!! ❤ ❤

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  9. Scusa gli errori, e la eventuale mancanza di consequenzialità,spesso dovuti a questo benedetto correttore automatico.

    In attesa che arrivi qualcosa da Cassandro (se non si è completamente scuagliato con questo caldo) tanti carissimi freschi saluti.

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    1. Eh, la potenza dei tuoi ” freschi saluti ” Sergio!!!! Da stanotte le temperature sono crollate di almeno dieci gradi, una pioggia leggera accompagna questa lunga giornata, regalandomi un insperato benessere!!! Grazie infinite per il graditissimo augurio 🙂

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    1. Cara Paola, quanta emozione mi ha dato leggere le tue parole affettuose! Confesso che ho pianto, mi sento così fragile che basta una parola gentile per farmi scioglierte tutta. Però questo è bello, perchè sono le buone emozioni che rendono più dolce la vita!!! In attesa di liberarmi da queste corazze, faccio l’equilibrista con i libri… perchè ti assicuro che tenere un libro con una mano sola e voltare pagina in contemporanea non è proprio semplicissimo. Una mia vicina mi ha portato un libro che forse piacerebbe anche a te. Si intitola ” Niente caffè per Spinoza ” L’autrice è Alice Cappagli, mia concittadina, laureata in Filosofia ma suona il viloncello alla Scala. Il libro è scritto bene, in maniera tranquilla senza eccessi. Parla di una donna che va a fare la badante ad un vecchio professore di Filosofia non vedente. Grazie a lui e agli stralci filosofici che gli legge, lei riuscirà a risolvere molti problemi della sua vita. In più parla molto di Livorno, la mia città. Mi sembra che leggendolo, aiuti un po’ anche me questo libro!!! Forse è un bene che l’abbia letto in questo frangente, mi fa da salvagente!!!!

      Grazie per gli auguri, quelli non arrivano mai tardi, vanno bene a qualsiasi ora!!!

      Ti abbraccio Paola, stai tranquilla che appena mi rimetto, tornerò in pista!!!! Ciao!!! ❤ ❤ ❤

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  10. Carissima, nella piena speranza che tu stia meglio eccomi a te ed esordisco con un

    “Ah, Vitty, tu dici di avere conosciuto grazie al tuo blog ben due poeti?
    Modestia a parte, chi sarebbe l’altro? Non mi dire Sestolla?”

    E qui posso dire che, sì, scribacchia qualche cosa, ma non va oltre.

    Lo sai, Vitty, che ogni tanto mi frega le poesie e le pubblica a suo nome in un blog, per fortuna a te sconosciuto?
    Ed ha pure un buon successo.

    Come sarebbe a dire che non ci credi?

    E va bene. In effetti scherzo, però in casi estremi lo penso capace.

    Ben so che una qualche identità può esserci tra noi che per estrazione scolastica e poi per attività lavorativa da oltre 30 anni operiamo quasi gomito a gomito.

    Ma secondo te, o Mary, o chiunque altro quale è la nota differenziale che pur deve esistere fra di noi.

    Se mi si dice che non c’è alcuna differenza mi sparo!

    Comunque, in parte sullo stesso tema trattato da Sergio, per conoscerci sempre meglio, ecco . . .

    PREMESSA A TUTTE

    LE MIE POESIE

    (La vita défilè)

    Confesso, quando scrivo io non sono

    sempre me stesso, sempre con l’età

    che ho, ma ogni volta mi abbandono

    nel personaggio che parla o fa

    cose che non direi nè farei

    per come in vero sono nella vita.

    Così, mi faccio giovane se lei

    di cui parlo ha vent’anni e invita

    ad averne altrettanti, oppur maturo

    assai più di quel che sono se

    di chi sta in pensione e del suo duro

    campare tratto. Questo sol perché

    confondere il passato col futuro

    rende la vita mia un défilé,

    se non di moda di situazioni,

    od una passarella di emozioni,

    sempre cangianti sia per tentazioni,

    sia spesso per amare conclusioni.

    Però le vivo tutte le occasioni,

    le faccio mie, per cui posso asserire,

    che godo, tremo e sogno a non finire

    . . . così tardando un po’ anche a morire.

    E poi, quando dovrò dal mondo uscire

    e in Cielo presentarmi a stordire

    riuscirò San Pietro oltre ogni dire

    (anche perché, con eleganza e stile,

    a volte assumo parti al femminile).

    ( Cassandro)

    E per concludere vorrei suggerire come prossima lettura dato che Spinoza sembra tornato di moda (ciò vale pure per Paola), il volumetto di Giacomo Papi “Il censimento dei radical chic”, per il bel mix di fantasia ed attualità. Bastano infatti questa poche righe di inizio a sollecitarne la lettura

    “Il primo a cadere, linciato sul pianerottolo di casa, è il professor Giovanni Prospero, colpevole di aver citato Spinoza in un talk show, peraltro subito rimbrottato dal Primo ministro degli Interni, in collegamento tv, e dal conduttore: “Questo è uno show per famiglie e chi di giorno si spacca la schiena ha il diritto di rilassarsi e di non sentirsi inferiore”.

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    1. Che bella sorpresa mi hai fatto Cassandro!!!! Oggi è un giorno un po’ più difficile, mi ci voleva proprio un tuo scritto….e che scritto!!! Ti sei veramente messo a nudo con questi ultimi versi!! Comunque da sempre ho sempre avvertito le tue emozioni, che attraverso i vari personaggi, facevi e fai arrivare fino a noi. Perchè hai un animo sensibile che ti permette di captare i sentimenti che girano intorno a te. Tu non solo sai guardare la gente, ma cosa più importante, sai ascoltarla. Lo dicono le tue poesie, sempre.

      Per favore non dire neppure per scherzo :

      “E poi, quando dovrò dal mondo uscire

      e in Cielo presentarmi a stordire

      riuscirò San Pietro oltre ogni dire

      (anche perché, con eleganza e stile,

      a volte assumo parti al femminile).”

      Che per quanto mi faccia sorridere immaginarti al femminile ( come in A qualcuno piace caldo? ) il tuo posto è ben ancorato qua con noi. E su questo sarà d’accordissimo anche Sergio!!!! Oh, vedi che si trova sempre un qualcosa che unisce invece di dividere???? Ciao carissimo ti abbraccio forte forte!!! ❤ ❤

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  11. Cara Vitty, come promesso, eccoci a farti compagnia. Chi con poesie (Cassandro non spararti… tra voi due, i “poeti del blog”, c’è differenza, eccome!!), chi con commenti di augurio e di buona ripresa, chi con consigli di buona lettura e chi, come me (mi scuso del ritardo ma ho lasciato un commento nel mio blog per spiegarti), cerca, per quel poco che può fare, di tenerti compagnia in questi giorni che a te sembrano interminabili, ma che passeranno. ..

    Alla fine, tutto sarà solo un bruttissimo ricordo… Capisco le difficoltà che hai in questo momento, ma leggo che nonostante tutto il blog è più forte e tu, come sempre, rispondi a tutti! Brava.

    Nipotine partite e fra qualche giorno un po’ di riposo anche per i nonni con un viaggio in Sicilia, sicuramente da raccontare.

    Un abbraccio forte forte.

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    1. Che splendide giornate ti appresti a vivere cara Mary!!!! La Sicilia indosserà i colori più belli per riceverti a dovere. Tu poi al ritorno mi racconterai tutto, così grazie a te anch’io potrò godere delle bellezze di questa splendida isola.

      Immagino il dispiacere delle tedeschine nel lasciarti… ma scommetto che fra non molto vi rivedrete, ormai sei una perfetta nonna “volante” come e meglio di Mary Poppins. Un bacio e un abbraccio carissima!!! ❤ ❤

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  12. Dato che ti appresti, cara Mary, ad andare in Sicilia, la mia indimenticabile terra impregnata di sole e di fatalismo (è il siciliano Quasimodo a scrivere “Ed è subito sera”), eccoti qualche espressione sicula che potrebbe capitarti di ascoltare sul fuggir del tempo.

    E così teniamo pure un altro po’ di compagnia a Vitty, che speriamo stia sempre meglio.

    TEMPUS FUGIT INESORABILE
    (Cinque proverbi siciliani)

    Giorno dopo giorno, / e dopo un giorno ancora,
    ciò che ci sta dintorno / ci sfugge, e poi si ignora.

    L’oblio negli umani / lesto si avvicina
    … forse anche domani, / di sera o di mattina,

    oppure più in là … / di giorno o di notte . . .
    lui sempre arriverà, / vincendo, ovvio, le lotte

    … inutili peraltro, / sia per l’intelligente
    che per il poco scaltro, / il debole o il potente.

    ‘N Sicilia, o’ cimiteru, chiaru e nettu
    scrittu ci sta (parrannu cu’ rispettu):
    “tu curri quantu voi ca ccà t’ aspettu!”.

    Pertanto a questo punto / non resta che attendere:
    al capolinea giunto / tu sei… e devi scendere.

    Devi solo cercare / di farti meno male
    che puoi… nel lasciare / di scrivere il giornale

    agli altri, i quali un dì, / siccome oggi tu,
    pur scenderanno: qui… / l’ “è” si fa presto “fu”,

    chè l’ora passa e corre / … la rosa appassisce
    col tempo… e la torre / giù prima o poi finisce.

    ‘Sta storia ‘n sicilianu, ah, siddu è nota!
    Si dici ‘nfatti ca “ ‘a vita è ‘na rota,
    ‘èssiri’ nun si po’ chiù di ‘na vota! ”

    Fa ridere chi tenta / il tempo di fermare,
    siccome chi si avventa / su donna da amare,

    ma non ha più l’età / per quelle cose lì,
    e “pio pio” fa, / e no “chicchirichì”.

    Meglio starsene fermi… / il gioco del nemico
    non fare, ed inermi… / restare, come il fico,

    che più matura e più, / a chi l’assaggerà
    più tardi, suppergiù / di zucchero saprà.

    ‘N Sicilia ‘u cunsigghiu ca si duna,
    ppi nun finìri dintra a ‘na canzuna,
    è… “ ‘a vo’ finìri d’ abbaiàri a’ luna!? ”

    Il mondo, e no, non crolla / appena te ne vai…
    non è di pasta frolla, / ma duro come mai

    … e non c’è chi si piglia / più briga a ricordarti!
    E’ un battito di ciglia / appena lo scordarti

    … un zig zag in cielo… / il tempo di un lampo…
    e cade nero velo / su te… E non hai scampo.

    Finchè ci sei… bene! . . . / ma poi si va avanti
    lo stesso, senza pene / né umidi rimpianti.

    Si senti.. ‘n sicialianu… tornu tornu,
    “amicu miu, nun ti nni fari scornu:
    ‘ co’ jaddu e senza jaddu Diu fa ghiornu!’ ”

    Questo per tutto vale, / ed anche, ahimè,
    per chi ha mangiato sale / ( e ciò solo perché

    vivessero coloro / che stavano al suo fianco
    non dico in mezzo a l’oro / ma in un bel campo bianco,

    pulito e profumato / di mille e mille fiori)
    e in più s’è qui trovato / talvolta “solo” e “fuori”.

    Come vuole il destino / per chi ha voluto bene,
    per chi ha dato vino / per alleviare pene!

    ‘N Sicilia si recita ‘nu versu
    ca mai ha statu, mai, cuntruversu:
    “ ricòrdati… cca sutta è tuttu persu! ”

    (Sergio Sestolla)

    Traduzione in lingua italiana
    dei “cinque proverbi siciliani”

    1))) ‘N Sicilia ‘o cimiteru chiaru e nettu
    scrittu ci sta, parrannu cu’ rispettu,
    “tu curri quantu voi ca ccà t’ aspettu!”.

    (In Sicilia, al cimitero, in modo chiaro e preciso,
    ci sta scritto, parlando con rispetto,
    “corri quanto tu vuoi chè tanto qui ti aspetto!” )

    2))) ‘Sta storia ‘n sicilianu, ah, siddu è nota!
    Si dici ‘nfatti ca… “ ’a vita è ‘na rota,
    ‘èssiri’ nun si po’ chiù di ‘na vota!”

    (Questa storia in dialetto siciliano, ah, se è nota!
    Si dice infatti che “la vita è una ruota,
    non si può ‘essere al top’ più di una volta”)

    3))) ‘N Sicilia ‘u cunsigghiu ca si duna,
    ppi nun finìri dintra a ‘na canzuna,
    è… “ ’a vo’ finìri d’ abbaiàri a’ luna!?”

    (In Sicilia il consiglio che si dà,
    per non finire nei versi di una canzone di sfottò,
    è… “la vuoi smettere di abbaiare alla luna!?”)

    4))) Lu senti, ‘n sicilianu, tornu tornu,
    “amicu miu, nun ti nni fari scornu:
    ‘ co’ jaddu e senza jaddu Diu fa ghiornu!’ ”

    (Aleggia spesso in dialetto siciliano intorno a te
    “amico mio, non ti offendere:
    ‘ma sia col gallo che canti, sia senza il gallo Dio fa ugualmente spuntare il giorno’ ”)

    5))) ‘N Sicilia si recita ‘nu versu
    ca mai ha statu, mai, cuntruversu:
    “ricòrdati… cca sutta è tuttu persu!”

    (In Sicilia viene recitato un verso
    che mai è stato, mai, contrastato:
    “ricòrdati che quaggiù, su questa terra, è inutile qualunque cosa farai!”)

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    1. Caro Sergio, chiedo scusa del ritardo in cui vengo a risponderti…no, non ero fuori occupata in qualcosa che mi teneva lontana dal pc. Sono sempre stata qua, in questo letto che è diventato il mio mondo. Ma spesso non mi è stato possibile scrivere, vuoi per le continue visite….davvero tante persone vengono a trovarmi per testimoniarmi il loro affetto. Vuoi per la stanchezza che mi prende fortissima che mi impedisce di scrivere. Però ti assicuro che leggo con molto piacere, i tuoi scritti mi fanno una grande compagnia!! Ho molto apprezzato i proverbi siciliani, così pieni di verità e saggezza. Anche Mary , sono sicura ne farà tesoro per il suo bel viaggio in Sicilia!!!

      Ecco se dovessi sceglierne uno sceglierei questo :

      “L’oblio negli umani / lesto si avvicina
      … forse anche domani, / di sera o di mattina,

      oppure più in là … / di giorno o di notte . . .
      lui sempre arriverà, / vincendo, ovvio, le lotte

      … inutili peraltro, / sia per l’intelligente
      che per il poco scaltro, / il debole o il potente.”

      perchè mi da la speranza che questo brutto periodo, prima o poi verrà avvolto dall’oblio.

      Ho cercato anch’io su google un proverbio siciliano per dimostrarti che sono una vera ” picciotta” come mi definì Alice che ahimè è di nuovo scomparsa. Ne ho trovati tanti ma nessuno mi è sembrato all’altezza dei tuoi, così ho ripiegato su una specie di preghiera, invocazione… devi sapere che per domani e domenica qua sono previste grandi piogge e temporali, che spero non porteranno grandi danni come ultimamente pare rientri nella norma la devastazione! Quindi ecco per me, la giusta invocazione :

      “Signuruzzu chiuviti chiuviti, ca l’arbuliddi su morti di siti e facitini una bona, senza lampi e senza trona

      ( Dio fai piovere, ché gli alberi hanno sete, ma evita lampi e tuoni.)

      Ti è piaciuto??? ora vado ma sappi che anche se ” silente, sono presente” come disse il mio concittadino Ciampi.

      Un bacio, un nabbraccio e un GRAZIE grande cosììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì

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  13. Dato che tu, cara Vitty, scrivi che dalle tue parti “per domani e domenica sono previste grandi piogge e temporali” e nel timore che tu possa provare, specialmente per il rumore di eventuali tuoni, eccoti a tua tranquillità l’intervento dei noti Nicoletta e Nonno.

    NICOLETTA I LAMPI E I TUONI

    Nella notte . . . brrrr . . . piove a dirotto,

    e in più ci stanno i fulmini ed il botto

    dei tuoni . . . Al suo nonno stretta stretta,

    sta, or che si è svegliata, Nicoletta.

    “Che temporale!” — dice — “Che paura!

    Soltanto accanto a te io sto
    sicura . . .

    e non li temo più i tuoni forti,

    nè questi lampi in cielo, tutti storti,

    che sembrano serpenti luminosi,

    che fanno zig zag, silenziosi,

    prima che arrivi il tuono, e poi . . . ‘bbbuuu . . . !’

    il botto . . . Ed io tremo! . . . Dimmi, e tu?”

    Risponde il nonno: “No, non mi spavento

    io quando all’improvviso il botto sento

    . . . tanto lo so che cosa i lampi sono!

    . . . e tutti quei rumori che fa il tuono!”.

    E quindi Nicoletta al suo nonnino

    facendosi a lui più vicino:

    “Lo sai? . . . Ma davvero? . . . e perchè

    allora non lo dici pure a me?”

    “Certo che te lo dico, così tu”

    — fa il nonno — “non avrai mai più

    paura sia dei lampi che dei tuoni,

    perché, devi sapere, angeli buoni

    lassù sopra dei carri se ne vanno

    quando fuori piove — e cosa fanno

    dato che il cielo è diventato nero

    e i bimbi hanno paura per davvero? —

    accendono dei lumi qui e lì,

    velocemente, in modo che così

    il cielo torni un poco a brillare

    . . . per questo non ti devi spaventare”.

    “D’accordo . . . Ho capìto . . . Però a me

    questo non spiega il tuono che cos’è”

    insiste a domandare Nicoletta.

    “Ma te l’ho detto . . . fanno tutto in fretta”

    — precisa il nonno — “gli angioletti . . . e i suoni,

    cioè i rumori che tu chiami tuoni,

    e che ti fanno tanto spaventare,

    altro non sono che il rotolare

    delle ruote dei lor carrettini

    sopra le nuvolette . . . “. “Che carini! . . .”

    fa Nicoletta, che ora sbadiglia

    e per il sonno chiude un po’ le ciglia

    e quindi “ora che i tuoni anch’io so

    che cosa sono mi addormenterò,

    sperando di sognare gli angioletti

    . . . di andare insieme a loro sui carretti

    lassù ad accendere i lumini

    per far chiara la notte ai
    bambini . . .”

    A Nicoletta ormai cade dal sonno

    la testa sulla spalla del suo nonno.

    Di fuori il temporale ringhia, ma

    paura Nicoletta più non ha.

    (Cassandro)

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    1. Ma quanto sono tenere ,Cassandro, le storie che racconti a Nicoletta!!! Incantano il cuore e la mente!!

      Per fortuna il maltempo temuto e annunciato , da noi non ha fatto molti danni. Così mi ha permesso di apprezzare il picchettio della pioggia e il rumore dei tuoni, immaginando che fossero i carretti degli angioletti a fare tanto chiasso. Insomma, avrai capito che grazie al tuo racconto, sono tornata un po’ bimba in questa notte di pioggia e temporale!!! Grzie Cassandro, è stato tutto molto consolatorio!!!

      Da domani inizierò a fare il conto alla rovescia…. sono impaziente e timorosa…ce la farò a rimettermi in piedi??? Lo sapremo nelle prossime puntate 🙂

      Grazie di cuore caro Cassandro, per la bella storia di Nicoletta che mi hai lasciato.

      Un bacio e un abbraccio, Ciaooo!!!! ❤

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  14. Concordo in pieno che gli slip classici sono i più comodi di tutti. E, aggiungerei augurabile, anche una certa riservatezza ! O non è più bello svelarsi al momento giusto con la persona giusta? Ma al mare è tutto un altro discorso…. in un post di qualche estate fa raccontavo divertita i commenti di un gruppetto di bagnanti a proposito delle ” belle topone ” che si possono ammirare sulle nostre spiagge. E in fondo va bene così, finchè ci saranno occhi per guardare e cose da mostrare… be’ il mondo continuerà a girare… 😉

    Grazie per esserti fermata!!!!

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  15. Purché ci sia un limite al “finché ci saranno occhi per guardare e cose da mostrare”

    BAGNANTE ALL’ISOLA D’ELBA

    Il tuo bel “coso” ogni dì me l’hai
    sbattuto in faccia, a poca distanza
    . . . e pur quell’ ”altro”, che come ben sai
    si mostra a pochi, al chiuso in una stanza.

    Forse all’ Elba, eh sì, si fa così:
    in tutti i modi hai preso il sole
    davanti a me, dritta, sdraiata, e lì
    — come se fossi cespo di viole

    in campo erboso — ti offrivi . . . “arresa”
    . . . a “self service” . . . a “come tu vuoi”
    (pur se non esisteva alcuna intesa)

    pensando forse agli affarucci tuoi,
    senza curarti che di esser presa
    poteva ben pensar qualcun di noi.

    Per “noi” intendo solo quelli che
    le donne apprezzano siccome me,

    e che mille pensieri in un due tre
    fanno se al mare stanno accanto a te,

    che a lor ti sveli or tutta, “avanti e ‘ndré”.

    Per ben sapere chi tenere d’occhio
    ognuno ha un soprannome qui a Procchio:

    tu “Bel corsivo”, io “Scarabocchio”.

    (Sergio Sestolla)

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    1. Mamma mia Sergio, deve proprio aver esagerato nel mostrare le proprie grazie, quella ragazza all’Elba, se è riuscita a scatenare la tua indignazione, invece dell’ammirazioneeee!!!! Eh, si, l’esagerazione non va mai bene!!! Mi9 chiedo come avrebbe reagito Gianni di fronte a tutto quel vedere!!!!

      Oggi è un giorno sereno per me, perchè domani mi toglieranno queste corazze! Non vedo l’oraaaaa!!! Di questo mese voglio solo ricordare il calore e l’affetto che mi avete dimostrato!!

      Vi voglio tanto bene e vi abbraccio forte forte ❤ ❤

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  16. Ti ringrazio, caro Sergio, dei proverbi siciliani che, a dire il vero, non ho ancora sentito. Sono da qualche giorno sull’isola di Favignana, isola delle Egadi, dopo aver girato per le varie città della tua (ed anche un po’ mia, a parte il caldo che soffro molto…) amatissima Sicilia.

    L’isola delle tonnare e della famiglia Florio. L’isola dei capperi che crescono ovunque e dei fichi d’india, delle innumerevoli cale e calettae e di un mare dai colori che lasciano incantati.

    Vi seguo appena posso e ringrazio Vitty per questo spazio e spero che il peggio per lei sia passato.

    Un abbraccio carissimo a tutta la compagnia.

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  17. Mary carissima il peggio sta’ per passare, spero di poter tornare presto a scrivere cose piacevoli su queste pagine.
    Leggo che sei in paradiso… goditi quel bel mare anche per me!!!! Un bacio carissima e a presto!!!!! ❤

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  18. Questa cade a proposito dato che Mary, in questo post che tratta di curve, scrive della famiglia Florio, famosa fra l’altro per il noto autodromo degli anni 40.

    CURVE…RALLENTARE !

    – “Uh, quant’ è modda ‘sta mugghieri mia!
    ppi vistirisi ci sta ‘nu misi sanu
    …si gira…si vota…e si furrìa
    e nun si smovi da lu cantaranu.

    Davant’ o’ specchiu…e chi è?…’ncuddata?!
    Capìsciulu picchì tantu ci sta!
    …ca si cci spari tu ‘na cannunata
    ‘a casa abbucca…idda resta ddà!

    Inveci jù mi spicciu prestu prestu:
    ‘i causi, ‘a cammisa, ‘a cravatta
    mi mettu ‘nta minutu e sugnu lestu”.
    M’ arrispunniu ‘n amicu: “E’ cos’ esatta,

    e nun ci voli studiu ppi capiri
    cca chiù di l’omu la donna ci ha stari
    quannu si vesti…’nfatti hai da sapiri
    ca . . . ‘nte curvi bisogna rallintari!

    E tò mugghieri n’ havi d’ ammustrari!
    …Ddà supra ‘a Targa Florio ci puoi fari!

    (Sergio Sestolla)

    CURVE…RALLENTARE!

    – “Uh, quanto è lenta questa moglie mia!
    per vestirsi ci sta un mese intero
    …si gira…si volta…e si torna a girare…
    e non si allontana dal comò.

    Davanti allo specchio…sembra incollata!
    Vai a capire perchè tanto ci sta!
    …anche se le sparassi tu un colpo di cannone
    la casa verrebbe giù…lei resterebbe là!

    Invece io mi sbrigo velocemente:
    i pantaloni, la camicia, la cravatta
    li indosso in un minuto e sono pronto”.
    Mi ha risposto un amico: “E’ cosa esatta,

    e non è necessario alcuno studio per comprendere
    che più dell’uomo la donna deve indugiare
    quando si veste: infatti devi sapere
    che nelle curve…bisogna rallentare!

    E tua moglie ne ha da metterei mostra!
    …Lì sopra la Targa Florio puoi correre!”

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  19. A proposito di proverbi siciliani, cara Vitty…

    “Bon tempu e malu tempu non durunu tuttu u tempu”.

    Spero con tutto il cuore che le “corazze” (il gesso) sia volato via e che tu abbia ripreso, non dico la quotidianità, ma almeno la libertà di movimenti. Come stai? Il peggio è passato?
    Aspetto notizie… nel frattempo leggo la divertente composizione dell’amico Sergio…

    Ah le donne… oltre alle curve hanno sempre una marcia in più!

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  20. Brava Mary che comincia ad apprezzare la lingua siciliana.

    Proverbio che hai testé citato per incoraggiare l’amica Vitty, ormai fuori dal guado speriamo, e cioè ““Bon tempu e malu tempu non durunu tuttu u tempu”, si attaglia perfettamente.

    C’è solo da precisare che questo, pur nella sua generica estensione, lo si usa in forma consolatoria specialmente in campo sentimentale, come forse avete avuto modo di sentirvelo indirizzare.

    Eccone un saggio (ora diventi tu, Mary, la traduttrice ufficiale di quella che fu la lingua che dette vita all’italiano).

    Avajs Vitt

    A V A J A ! ….

    (Bon tempu e malu tempu …)

    Ti strazzi li vistiti, ti scippi li capiddi,

    “ppi mia su’ finiti” – tu dici – “e luna e stiddi!”

    Picchì?…Pi cui, appoi, tu sbràiti accussì?…

    Non ti cascanu ‘i vòi…’nto ciumi…E allura chi?

    …chi mai ti succidiu ppi fari a ‘sta manera?

    “Lu zitu si nni ju?!” . . . Va bbeni, ‘Bonasera !!!’

    …rutturecoddu!”. . .A tia…chi ti nni po’ fregari?

    Non trovi, senti a mia…ma chiù di pisci a mari,

    …di còzzuli a la Plaja…di latri a Portajaci!

    Finìscila…avaja!…ca sbrinni cchiù da’ braci…

    profumi cchiù de’ ciuri…! Si chistu ti lassau

    ti fici ‘stu favuri…Ahà, si ci ‘appizzau!

    Sghizzamu!?…fra tri ghiorna – puntamu lu ‘riloggiu! –

    iddu si cala ‘i corna e torna moggiu moggiu.

    Ma tu ‘nta lu frattantu ha’ ripigghiatu ciatu…

    e, misulu di cantu, ducentu n’ ha’ truvatu.

    E chiù nun scichi ‘i vesti…Ora ‘i capiddi sciogghi,

    t’acconci e, a tutt’ ‘i festi, a deci a deci ‘i cogghi!

    Di bottu, vidi?, tu…diventi la patruna,

    lu celu torna blu, ch’ ‘e stiddi e cu’ la luna.

    “Bon tempu e malu tempu” – è ‘nu pruvebiu anticu –

    “non dura tuttu ‘u tempu”…Ppi chistu ju ti dicu:

    “Uèh!…Occhi sempri asciutti!…Nun t’ ‘u scurdari mai:

    ca si’ ‘a megghiu di tutti, ca supra a tutti stai!”

    Mannaggia a mia picchì…nun ci haiu l’età ttò,

    m’ aviss’ a fattu ‘n tri…ppi tia. Ci cridi o no?

    (Sergio Sestolla)

    DAI…SU’! (Scialla)

    (Tempo buono e tempo cattivo . . .)

    Ti strappi i vestiti, ti tiri i capelli,

    “per me sono finite” – dici – “e luna e stelle!”

    Perchè?…Per chi, poi, tu ti disperi così?

    Mica ti sono caduti i buoi…nel fiume?…Allora, che?

    …cosa ti è mai accaduto per fare in questo modo?…

    “Il fidanzato se n’è andato?!…O K, Buonasera!

    Si possa rompere il collo!”…Che può mai interessarti?

    Ne troverai, ascolta me, più di sabbis al mare,

    di cozze alla Plaja…di ladri alla ‘Porta d’Aci’

    Smettila…dài, su!…che splendi più della brace…

    profumi più dei fiori…! Se questo ti ha lasciato

    un favore ti ha fatto…Càspita, se ci ha rimesso!

    Scherziamo?!…fra tre giorni – puntiamo l’orologio! –

    lui abbasserà la testa, e tornerà a te mogio mogio.

    Ma tu nel frattempo avrai ripreso interesse…

    e, messolo da parte, duecento ne avrai trovato.

    E più non strappi i vestiti…Ora i capelli sciogli…

    ti acconci, e a tutte le feste a decine li raccogli gli ammiratori!

    Di colpo, vedi? tu…diventi la padrona,

    il cielo torna blu, con le stelle e la luna.

    “Buon tempo e cattivo tempo” – è un proverbio antico –

    “non dura tutto il tempo”…Per questo io ti dico:

    “Uhè! Occhi sempre asciutti!…Non te lo scordare mai:

    che sei la migliore di tutti, che sopra tutti stai!”

    Maledizione a me perchè…non ho l’età tua,

    mi sarei fatto in tre…per te. Ci creda tu o no?

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  21. Nella speranza che il silenzio nel tuo blog sia dovuto al fatto che tu, Vitty, sia impegnata in piacevole ripresa, provvedo, se permetti, a intervenire anche per augurarti Buon Ferragosto!

    MANCO DI UN QUARTO D’ORA

    La vita non è “chiacchiere ‘e cafè”
    . . . sproloquio senza testa e senza coda,
    o vendita di fumo senza che
    ci sia quell’arrosto che inchioda,

    che evolvere ti fa sempre di più.
    Idee devi trasmettere se vuoi
    avere buone idee indietro. Tu
    solo in questo modo, insieme ai tuoi

    interlocutori, andrai avanti,
    e pure ad 70 anni, ecco, cresci,
    ricco diventi, non ci stanno santi,

    di alti pensieri, i quali come i pesci
    del buon Gesù . . . nta-tàn . . . si fanno tanti,
    e ad essere apprezzato ancor riesci.

    A non venir trattato con i piedi
    siccome cosa che guardi e non vedi

    ad una certa età è il solo scopo
    della tua vita, a non essere topo.

    Perdere i neuroni, eh sì, bloccare
    nessuno può, ma solo rallentare.

    Fallo deciso, dài, dammi retta:
    via “Ghigliottina” e “Vita in diretta”,

    via whatsapp e via telefonino,
    la vita afferra, non fare il bambino.

    Muoviti, leggi i classici, componi
    e le saette eviterai e i tuoni,

    e chi ti incontra ti dirà ancora:
    “Non cambi tu, manco di un quarto d’ora!” ( 1 )

    (Cassandro)

    (1 ) Da una frase di una mia amica.

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  22. Con la immensa speranza che ti sia completamente rimessa, invio il mio Buon Ferragosto, ovviamente pensandoti, cara Vitty, pronta a riprendere come per gli anni passati, sia pur con qualche cautela, lo spensierato

    BALLO DI MEZZANOTTE
    A FERRAGOSTO

    Ballavi sulla spiaggia a Ferragosto
    prima del bagno della mezzanotte
    al lume dei falò, a me accosto,
    al ritmo di musica che rotte

    avrebbe le orecchie in luogo chiuso.
    Era invece qui tutto concesso,
    per cui il corpo tuo, che un fuso
    è normalmente, ora arco convesso

    diventa, ed ora a scatto arco acuto:
    siccome fiamma a spirale andava
    disarmonicamente. Ho avuto

    sensazione ch’esso si elevava
    al cielo, e quindi in meno di un minuto
    a terra fra di noi ritornava.

    Ma quanto . . . quanto quanto eri brava!

    . . . e quella fiamma al ciel quanto bruciava!

    Che levità . . . che sensualità . . .
    in quella rumba, in quel e cha cha cha!

    * * *

    Un anno è già passato. . . Spero tanto
    di riveder tel quel questo incanto.

    Comunque accorta . . . mica sono un Santo!

    (Sergio Sestolla)

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    1. Carissimi Mary, Sergio Sestolla, Cassandro, prima di tutto desidero ringraziarvi per le parole affettuose che mi avete dedicato. Mi scuso se non sono intervenuta prima, ma credetemi, non stavo bene!!! Se il mese a letto è stato brutto, ritrovarmi senza gesso mi ha dato insicurezza e dolore. E’ stato terribile constatare quanto era doloroso stare in piedi, quanto è stato frustrante non poter usare la mano e il braccio sinistro come avrei voluto. Ho avuto davvero dei momenti di disperazione…ho strinto i denti e mi sono impegnata con la fisioterapia… Oggi a distanza di dodici giorni dalla liberazione della corazza, diciamo che le cose vanno assai meglio. Il braccio lo muovo liberamente, anche la mano tiene bene gli oggetti ( basta che non siano pesanti )Cammino zoppicando, ma cammino. E, udite udite, guido!!!! Il mio fisioterapista è molto soddisfatto.Ha detto che difficilmente vede un recupero così veloce…a me non sembra di andare veloce, perchè ancora non posso riprendere la mia vita, le mie attività… però posso dire di essere sulla buona strada.

      Le vostre parole, amici carissimi, mi hanno dato la forza e la voglia di fare sempre meglio. Presto, spero, tornerò a scrivere, a confrontarmi con i vostri pensieri e idee. Per ora vi mando baci e abbracci affettuosi , tanti quante sono le stelle in cielo!!!!! VVTANTISSIMOBENE!!! La vostra Vitty.

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  23. L’affetto dei tuoi amici, virtuali e non, sarà la migliore delle terapie… Insomma siamo stanchi di non leggerti, cara Vitty… Torna guarita prestissimo! Ed anch’io, nonostante questi giorni caldi ed afosi, avrò voglia di tornare a scrivere.

    Ti abbraccio carissima.

    Sergio caro, ti ringrazio per la stima, la “traduttrice ufficiale” ce n’è una soltanto… ma chissà perchè ogni tanto sparisce! Vero Alice?? Resta comunque il fatto che ormai tante parole siciliane mi rimbalzano nella mente…

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  24. Cara Vitty mi dispiace essere stata lontano dai blog per così tanto tempo da non aver saputo nulla dell’infortunio che hai avuto e che ti ha costretto all’immobilità per diverso tempo. L’ho appreso in questo momento e così mi sono anche resa conto di quanto tempo sia passato dall’ultima volta che ho aperto le pagine del blog. Però c’è da dire che quando mi viene voglia di blog la prima persona che vado a trovare sei tu (non me ne voglia Mary che comunque ogni tanto incrocio su facebook). Mi auguro comunque che tu ti sia ripresa alla grande e tutto vada sempre per il meglio. Dal canto mio, tra impegni vari e l’umore non sempre dei migliori, non ho avuto la giusta verve che si addice ad un blogghino “scacciapensieri” come il mio…Spero di tornare presto, se non altro a leggervi. Un bacione e un abbraccio grande grande a te e un saluto ai “vecchi” amici del blog…😊😘

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    1. Oh, cara Alice, che piacere averti qua di nuovo!! Penso ti saranno fischiate le orecchie, perchè ti abbiamo rammentato più di una volta sia io sia i nostri amici poeti!!!

      Capisco però che talvolta ci sono dei periodi che proprio il blog non entra nei nostri pensieri! L’importante è superarli e se c’è la voglia, tornare a scrivere.

      La mia estate è stata terribile, da dimenticare… per fortuna ho ripreso in pieno tutte le mie funzioni e ora apprezzo più che mai la possibilità di camminare e muovermi con disinvoltura!!!! Non bisogna mai dare per scontato anche le azioni più semplici come allungare un braccio, muovere una mano. E pure nel momento del riposo quando si è a letto, potersi muovere liberamente… E’ bello sentirsi bene ed essere padroni dei proprii movimenti.

      Spero di leggerti presto! Per ora ti saluto con un abbraccio affettuoso e un grazie di cuore per essere tornata ❤

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