Mi sono chiesta in questi giorni di grande dolore nel vedere l’immenso dramma che ha coinvolto l’Emilia Romagna, con questo inaspettato maltempo. Con le grandi piogge, l’esondazione dei fiumi, le strade, i campi, le case allagate dove le persone hanno perso tutto, taluni anche la vita.
Lo sappiamo tutti che in casa si nascondono mille insidie per farci male. Basta lasciare uno sportello aperto per inciampare o sbattere violentemente la testa. In cucina i pericoli si moltiplicano…ci sono lame di coltelli, fuochi, pentole di acqua bollente! E nel bagno? Occhio che si potrebbe scivolare nella vasca, o nel tappetino del bagno, e che dire di toccare il phon con le mani umide?
Ieri è stata una giornata veramente primaverile, l’aria era più calda che tiepida. A tal punto che dopo pranzo, con gli amici di sempre, Gianni e Marta, abbiamo deciso di andare a fare una passeggiata sul nostro lungomare, fermandoci a gustare un buon gelato artigianale ( io alla frutta ) il primo della quasi buona stagione, proprio lì, seduti ad un tavolino ,godendoci il via vai delle persone.
Oggi ho trascorso una piacevole domenica con gli amici di sempre, Gianni e Marta, siamo andati nella bella Pisa a mangiare dell’ottima carne , e mentre eravamo tranquilli a tavola, ho notato che Marta era più silenziosa del solito.
In questi giorni ho letto una notizia che sa d’altri tempi che mi ha riempito il cuore di tenerezza! Un bambino emiliano di 4 anni ha affidato a un palloncino colorato, gonfiato con elio, degli auguri natalizi. Poi l’ha lasciato andare…
ti scrivo, con la speranza che almeno qualcuno dei miei propositi possa realizzarsi. L’anno che è appena passato è stato molto difficile. Sono passata dai problemi di salute, a quelli affettivi, senza risparmiarmi neppure una bella fregatura fatta a regola d’arte, dove ci sono caduta come la più sprovveduta delle sprovvedute. Eppure sono un tipo sveglio ! Evidentemente non abbastanza, ho peccato in troppa fiducia nel mio prossimo. Col risultato che adesso mi guardo in giro con molta circospezione e vedo ombre in ogni angolo.
Anche questa settimana è stata dedicato ai regali e ai giri nei negozi.
E’ stato tutto diverso perchè mi sono affidata ai mezzi pubblici,
giusto per evitare “giri pesca” per trovare un parcheggio,seconda cosa per non stare sempre a consultare l’orologio , capirai,se sgarri un minuto al parcheggio scatta subito una sanzione salata…super esagerata! Così ho optato per questo mezzo pubblico . Nel primo pomeriggio sono salita sull’autobus e seduta accanto ad un finestrino appannato mi sono lasciata trasportare per le strade della mia città. Non stavo molto attenta al “fuori”,ero piuttosto presa dai miei pensieri…ogni tanto mi guardavo intorno, ma le facce serie senza espressione degli altri passeggeri mi facevano volgere in fretta il viso. Con la mano guantata,ho pulito un poco il vetro del finestrino,e attraverso un cerchio ho osservato la città che mi sfilava davanti. La piazza dove ogni anno vengono venduti tanti alberi di natale,ha attirato la mia attenzione.
Una piccola notizia di cronaca ( È morto Romero Salgari, pronipote dello scrittore Emilio e ultimo discendente a portare il cognome della famiglia. Aveva 63 anni e viveva a Montà d’Alba in provincia di Cuneo ), mi ha fatto entrare nella vita tormentata di Emilio Salgari.
Aveva trent’anni Sylvia Plath quando decise di togliersi la vita, quella notte del lontano 11 febbraio 1963.
Nella sua breve vita aveva già provato due volte ad uccidersi. Lei si sentiva predestinata alla rinascita. Infatti la morte la prendeva come una sfida…dopo averla superata, o scampata, tutto iniziava, intorno e dentro di lei di nuovo a vivere.
Soffriva di depressione e borderline Sylvia, chiamata familiarmente Sivvy, nacque il 27 ottobre 1932 a Boston, nel Massachusetts. Era figlia di due insegnanti: Otto Emil Plath, professore universitario di tedesco e biologia all’Università di Boston (specialista delle api), e Aurelia Schober, insegnante di inglese e tedesco.
Ho deciso, stasera vi parlerò di Economia!!! Di Pil, di bilancia commerciale, consumi interni ed esterni!!! Che dite, vi piace come argomento??? Certo da una schiappa come me in matematica, chissà mai cosa verrà fuori.
Però se è Alan Greenspan, Presidente della Federal Reserve (la banca centrale USA),