Sulla LEDA


Il giorno è spuntato da poco sulla Leda, i passeggeri , sereni come non mai, affrontano di buon grado la nuova giornata.

Dopo colazione piccoli gruppi si incontrano, si salutano amabilmente.  Ci sono molte facce note….

C’è Mio Capitano, salito a bordo accompagnato da un’amica un po’ misteriosa,il suo nome è Emma, e non si sa perchè… non si stacca mai dal suo cellulare….parlano fitto fitto, anche se ogni tanto vengono interrotti dal richiamo di qualche signora, desiderosa di farsi notare…

“Mio Capitano,MIo Capitano!”  risuona il richiamo da poppa a prua, facendo uscire a rotta di collo gli ufficiali di servizio nella plancia di comando .

“Presente,presente,presente”  rispondono uno dietro l’altro quei baldi capitani, con fragore di tacchi per gli impeccabili saluti di attenti che molto militarmente eseguono.

Macchè “presente e presente!” qui ci sono solo delle assenze!”

Esclama infuriato il comandante Libero di  Volarequesta volta giustamente ,Libero di richiamare…..facendo rientrare così ai loro posti di comando questi solerti giovani.

Le signore sorridono compiaciute da tale spettacolo, consapevoli che accadrà più volte nel corso della giornata…. fra loro c’è Elle, che coccola amorevolemte la sua gatta Attila.

Da quando ha mostrato segni di una inaspettata indipendenza, ha deciso di non perderla più d’occhio, benchè l’astuta miciona, non perda occasione di infrattarsi in qualche lato remoto della nave.

Al grido : “Inizia La caccia alla gatta”, tutti i passeggeri sono praticamente coinvolti in questa allegra ricerca.  Di solito tale caccia si risolve positivamente entro breve tempo grazie a  Lorenzo,  che come San Francesco,  ha un carisma particolare con gli animali…Si pensava funzionasse solo con i cani, ma il suo richiamo ” Ajo!” che presto brevetterà, ha risultati eccezionali anche con i gatti.

Il guaio è che si è talmente affezionato a tale richiamo da usarlo disinvoltamente al posto del classico “ciao”, col risultato di non rientrare mai solo a casa….nella sua auto sul sedile posteriore qualche amico a quattro zampe trova sempre un rifugio sicuro!!!!

C’è anche Alice, che da quando ha accennato agli effetti mirabolanti della sua crema antirughe, si è imbarcata con uno specchio , giusto per controllare ogni tanto che tutto proceda per il meglio.  Manco a dirlo uno stuolo di ragazze, signore vuol provare quella crema “miracolosa….“lei gentilmente la mostra volentieri, consapevole del fatto che non funzionerà con nessuna di loro, perchè gli ingredienti che compongono quell’impasto particolare sono:  ( ce l’ha confidato in via del tutto confidenziale, perciò, mi raccomando….tenete il segreto!!!!)

” un bel pizzico di baci della sua bimba le briciole delle torte domenicali, occhi di marito innamorato una dose di serenità una manciata di ironia” il tutto amalgamato dalla santa pazienza e…voilà,il miracolo è servito!!!!

Ma come avrete capito….funziona solo per lei!!!

Affacciati al parapetto, incantati dal movimento del mare, Antonia e il signor Ciapessoni  non fanno altro che confrontare le bellezze del loro Lario, con questa distesa di acqua….senza neppure una montagna vicina! vabbè…si sono concessi una piccola vacanza, tornare nella loro terrazza sarà ancora più bello!

 Ariela si dà molto daffare, si è improvvisata animatrice, ha escogitato un gioco suggeritole da suo marito :  indovinare oggetti misteriosi. Ogni giorno ne porta uno ,così, fra domande curiose e risposte …lapalissiane, indirizza i gentili concorrenti verso la giusta soluzione. Inutile dire il grande successo che riscuote!!!!

E che dire del successo di Sergio S.?!

Da quando sono state fatte affermazioni sulla sua “santa” pazienza con noi donne, e data la sua Grande esperienza in questo campo…..è preso quasi d’assalto da signore e signorine, adulte e giovanissime…tutte impazienti di sapere come e quali misure andranno di moda questa estate.

E’ un gran cicaleccio su mille richieste.

Lui consiglia e si concede con benevolenza,  spiega che i seni femminili, quest’anno per carità, non dovranno subire pompaggi di silicone, rischiando di confondersi con le paperelle a mò di salvagente dei bambini.  No!!! ma dovranno altresì assomigliare quanto più possibile a quei seni virginali neoclassici dei marmi del Canova, misurate a sospiri e contenute nell’ideale coppa di una carezza.

Le signore apprezzano tanta poesia, e “clappetettando” di qua e di là,si allontanano sospirando.

 Mary,è salita a bordo con la sua bella “scatola dei ricordi”.

Per niente al mondo avrebbe potuto separsene.  Stà attraversando un momento delicato, al momento dell’imbarco stava cercando di scrutare meglio dentro se stessa,  piano piano grazie al filo che unisce il Passato al Presente,comincia a intravedere gli splendidi colori a mò di arcobaleno, che l’attendono nel futuro.

 Cassandro…eh,Cassandro è qui con me!

Non ha mai mancato di accompagnarmi in questi fantastici viaggi.  Anche se si presentò tutto serioso con l’aspetto di chi non concede troppa confidenza .  Non a caso ha sempre un libro per le mani, pronto ad essere aperto per far capire a qualche noioso importuno, che è molto occupato.

Per fortuna sulla Leda non si corrono questi pericoli, siamo tutti in sintonia ed è un gran piacere incontrarsi di volta in volta.

Ebbene , siamo occupati in una interessante conversazione, anche se non si sa perchè siamo entrati in un circolo vizioso dal quale non so come usciremo….tutto è iniziato da una sua frase inserita nel commento del post sottostante.

“(non scordiamo che Faust si salva grazie all’ “eterno femminino”!)

… ma questo mi sembra di averlo già detto: beh, repetita iuvant…

” Repetita iuvant infatti, visto che in punti diversi l’ha ripetuto ben tre volte….mi chiedo,( gli ho chiesto) c’era forse una qualche ironia in quell’affermazione? -Quale?- Mi ha chiesto distrattamente.

Repetita iuvant -ho risposto e lui -repetita iuvant!

Repetita iuvant-ho insistito REPETITA IUVANT- ha risposto con enfasi…

così da un pezzo andiamo avanti ….alla mia richiesta di “repetita iuvant”  risponde giustamente “repetita iuvant”….e come dovrebbe rispondere uno che è invitato a ripetere…così, fra un repetita iuvant di qua, un repetita iuvant di là ci stiamo sfinendo a …ripetizione!

Giovanni si è al suo primo viaggio sulla Leda, tutto in lui esprime chiaramente i caratteri che contraddistinguono i lediani. Per prima cosa nonstante le asperità della Vita non ha perso il gusto di sognare.

Dote particolarmente indispensabile per salire qua sopra),il suo sguardo non perde di vista la nostra bandiera ,issata sul pennone più alto, della Speranza.  Scruta con attenzione l’orizzonte e insieme al nostro comandante Artur, al quale tutti vogliamo un gran bene e ci fidiamo ciecamente delle sua manovre, studia rotte sicure.

Siamo sempre nell’Oceano della Tranquillità, lontani dai mari Turbolenti ,indirizzati verso i meravigliosi atolli della Pace.  Non sarà facile raggiungerli….ma finchè saremo in viaggio e non getteremo le ancore nella baia dello Sconforto, abbiamo buone possibilità di raggiungerle…prima o poi!

Avrete capito che oggi è una giornata particolare per me,mi piace pensare di trascorrerla anche insieme a Voi che nel corso di questi anni o mesi,ho imparato a conoscere e apprezzare. Cosa può esserci di meglio di un piacevole ritrovo dove ,fra le altre cose cantare tutti insieme?

Mia sorella Elle ci accompagnerà con la chitarra….nessuno si offenderà se saremo un po’….stonati…..

Scrivo solamente insieme a pochi amici

quando ci troviamo a casa e abbiam pensato

 non pensare che vi abbia dimenticato proprio ieri sera scrivevo di Voi….

Camminando verso casa mi siete tornati in mente

a letto mi sono girata e non ho detto niente

 E ho ripensato agli scritti così belli e cari che danno al nostro gruppo qualcosa di più

 Cassandro che scrive Sergio risponde Giovanni legge sempre tutto, attento com’è

Parole d’amore che fanno ancora bene al cuore

 noi stanchi ma contenti se schiudi gli occhi forse tu ci leggi anche da lì

 L’altra domenica siamo andati al lago

abbiamo scritto di un luccio grande che sembrava un drago

 Poi la sera l’abbiam descritto insieme al Ciapessoni su quel terrazzo lì

 Antonia saluta elle sorride sempre ,serena com’è è bello passar le serate passarle così

 Se schiudi gli occhi forse tu ci leggi anche da lì

 Racconti sinceri che fanno ancora bene ai cuori diciamo quasi sempre sempre….la verità

storie postate parole sempre un po’ sbagliate è bello passar le serate, insieme così…..

La navigazione continua serena,le bianche vele della Leda sono gonfie di vento…..buona navigazione a tutti….vvb! Ciao!!!!

Autore: vittynablog

Mi piace scrivere e condividere le mie idee con quelle degli altri

54 pensieri riguardo “Sulla LEDA”

  1. Carissimi,ho letto con commozione le belle e sincere parole che avete dedicato all’Amico Artur. Ancora sono molto scossa dall’accaduto. Questo mondo virtuale ci fa entrare ,attraverso le parole,nei pensieri e nell’anima di chi scrive,facendoci intravedere subito le affinità con l’uno o con l’altro. La mia amicizia con Artur è maturata lentamente. Mi incuteva soggezione per le lunghe e interessanti discussioni che intesseva con Fragmenta e Marcabru. Se da una parte si dimostrava fermo e sicuro di se’,dall’altra ,grazie alle poesie che scriveva o sceglieva ,il suo animo sensibile e nobile veniva allo scoperto.Così come lo spirito allegro e avventuroso,sono emersi quando ideai la Leda! Si tuffò subito con grande entusiasmo in quell’avventura,scrivendo racconti lunghissimi pieni di memorabili peripezie. L’ho sempre visto come un burbero buono,dolcissimo. Nell’arco di questi anni,quasi quattro,ci siamo alternati con i commenti,svelando molto di noi. Con Cassandro,Sergio e Lui abbiamo ideato giochi,trascorso lunghe serate a narrare storie,parlare di politica,religione! tante volte le nostre posizioni erano diametralmente opposte,ma questo non ha mai turbato la nostra amicizia e stima reciproca,anzi questo metterci a confronto,c’ha davvero insegnato tantissimo . Per questo ci mancherà,ci mancheranno le sua parole,le sue idee,la sua presenza sempre rassicurante,come un porto sicuro in un mare in tempesta.

    Dentro di me comunque resteranno tante delle sue idee. La Vitty di oggi se è molto diversa dalla Vitty di quattro anni fa,lo deve anche alle parole di Artur.

    Ho pensato,certa di non dispiacervi, di postare i vostri commenti direttamente nel suo blog,così da testimoniare tutti insieme il nostro affetto per Lui.

    Un grazie speciale a tutti!

    PS:

    Per “un’amica di vecchia data”

    Fra le tante amicizie,di certo eri la più cara…come le viole in un prato di menta.

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  2. Non so se sei d?accordo, Vitty, ma Artur

    ? abituato come era a sbilanciarci sempre con i suoi lunghi scritti, le sue approfondite poesie, i suoi racconti, fantastici, i suoi motti di spirito (a me e Cassandro ci definì ?i gemelli diversi? per il fatto, penso, che esiste fra noi una certa somiglianza di impostazione pur restando ognuno nella propria autonomia di pensiero), le sue scherzose minacce ( quando si invidiò perché a differenza nostra non riusciva a bypassare il ?rigometro?? e tu glielo insegnasti come fare,Vitty? esplose con un ?provo con Word, se non accade nulla acchiappo Cassandro e gli buco lo scafandro, acchiappo Sestolla e gli taglio una palla!?), le sue considerazioni al limite del provocatorio?

    ancora una volta ci ha voluto sorprendere andandosene quasi improvvisamente (almeno per noi) verso un mondo che di sicuro sarà diverso da quello che noi abitualmente viviamo, dove di certo saprà lui scoprire qualcosa di nuovo e di bello che lo soddisferà, in attuazione di quella semplice formula della felicità che si sostanzia nel cercare e trovare ?il bello? in qualsiasi cosa abbiamo la ventura di imbatterci.

    Forse sbaglio, ma me lo voglio ricordare così: sicuramente triste per la coscienza di doversene andarsene, ma altrettanto interessato a scoprire le meraviglie de ?l?aldilà?, per quella sana curiosità verso ?tutto? che in parte mi sembra che lo contraddistinguesse, con mentalità etrusca quasi, oggi scomparsa per la cultura cattolica che ci fa spesso vedere intrinsecamente la morte, anche se non lo dice apertamente, quasi come qualcosa di negativo: quando mai riusciremmo oggi a concepire un ?sarcofago degli sposi?, come quello esistente nel museo di Villa Giulia, sormontato dai due sposi defunti sdraiati e serenamente sorridenti nell?attimo di lasciare questo mondo, per ricongiungersi agli dei!?

    Penso perciò, cara Vitty, di salutare così il nostro ?Libero?, libero di andarsene col sorriso sulle labbra incontro alla ?dama antica?, che forse non è poi brutta come ci hanno insegnato a considerarla, con uno mio sorridente scritto, non ostante il tema, che lui conosceva in quanto inserito in un tuo storico articolo ( ?Siamo arrivati?.al Cyberlutto?), del 14 settembre 2004, nel quale lui intervenne con varie poesie.

    L A M B A D A

    Più tempo passa e più penso alla morte,
    così… come pensassi ad un’amica…
    d’altronde prima o poi avrò la sorte
    d’imbattermi in questa dama antica.

    Chissà come sarà?… Chissà in che modo
    mi accoglierà?… Chissà, potrebbe anche…
    essere bella… con il corpo sodo…
    capelli scuri sulle carni bianche.

    Che costa a me pensarla affascinante
    come le donne che spesso per strada
    vengono incontro a me?… sguardo sognante,

    fatto di ciglia lunghe e occhi di giada…
    Se è così… l’aggancerò all’istante
    nel passo più osè della lambada.

    (Sergio Sestolla)

    Scusatemi se ho un poco urtato la vostra sensibilità, ma io la penso così? e forse, mi spingo a dire, un poco come l?intelligente Artur, che proprio nel post sopra citato poeticamente scrisse un confortante

    ?dopo una lacrima c?è solamente posto per un sorriso?.

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  3. Anche questo Tuo commento Sergio,verrà inserito nel blog di Artur.Non potevi ricordarlo meglio carissimo!
    Le Sue parole hanno sempre vivacizzato le nostre conversazioni,la Sua mente era eclettica,mai banale,con certe uscite veramente geniali,sia nello scherzo,sia nelle serie riflessioni. Non era di certo un tipo da buttarsi giù e piangersi addosso,neppure nei momenti più bui e tristi,come quando lo scorso anno un grave lutto lo privò di una persona da lui tanto amata. Gli piacerebbe di certo questa immagine di prendere in mano la situazione con un passo deciso e provocatorio come quello della Lambada….E’ giusto ricordarlo anche così,sorridente e vitale!

    Caro Capitano Artur,i Toui amici tutti ti salutano con infinito affetto. Ora lo spazio intorno a Te non avrà più segreti,sarai padrone,Libero di approdare in quelle Isole straordinarie dove il Tuo cuore desiderava tanto arrivare!

    A questo punto amici cari la Leda ammaina le vele,nel nostro viaggio per la Vita, l’insegnamento di Artur di non smettere mai di sognare,ci aiuterà a rendere più leggero qualsiasi fardello.

    Ti vogliamo bene,mon ami!

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