Eccoci entrati nel mese di Febbraio, un mese che amo molto perchè è il Mio mese!! E già, è il mese che mi ha dato i natali, che mi regala freschissime giornate…anche gelide…brrrr, però che preferisco alla grande a quelle piene di afa e sole torrido. E’ anche pieno di giornate gioiose, quindi potete immaginare quanto mi dispiaccia quando sento dire ” Febbraio, febbraietto, corto e maledetto !” Non è giusto, non è così!
Penso invece che sia un periodo generoso e pieno di promesse.
Ho trovato questo test in rete, non ho resistito e ho cercato il disegno che più mi aveva colpito. Ebbene, la risposta è stata perfetta. Quindi mi è sembrato carino proporlo anche a voi, ricordando sempre però che è un gioco e come tale va preso!!! BUON GIOCO!!
“Uno studente chiese all’antropologa Margaret Mead quale riteneva fosse il primo segno di civiltà in una cultura.
Lo studente si aspettava che Mead parlasse di ami, pentole di terracotta o macine di pietra. Ma non fu così. Mead disse che il primo segno di civiltà in una cultura antica era un femore rotto e poi guarito.
Oggi ho trascorso una piacevole domenica con gli amici di sempre, Gianni e Marta, siamo andati nella bella Pisa a mangiare dell’ottima carne , e mentre eravamo tranquilli a tavola, ho notato che Marta era più silenziosa del solito.
In questi giorni ho letto una notizia che sa d’altri tempi che mi ha riempito il cuore di tenerezza! Un bambino emiliano di 4 anni ha affidato a un palloncino colorato, gonfiato con elio, degli auguri natalizi. Poi l’ha lasciato andare…
C’era una volta …un re? Diranno i miei piccoli lettori! No, non è la storia di Pinocchio , anche se a memoria ho ricordato l’incipit del libro. Però a ben vedere anche lì c’era la storia di un saggio grillo parlante, che cercava inutilmente di mettere il famoso burrattino sulla giusta via.
ti scrivo, con la speranza che almeno qualcuno dei miei propositi possa realizzarsi. L’anno che è appena passato è stato molto difficile. Sono passata dai problemi di salute, a quelli affettivi, senza risparmiarmi neppure una bella fregatura fatta a regola d’arte, dove ci sono caduta come la più sprovveduta delle sprovvedute. Eppure sono un tipo sveglio ! Evidentemente non abbastanza, ho peccato in troppa fiducia nel mio prossimo. Col risultato che adesso mi guardo in giro con molta circospezione e vedo ombre in ogni angolo.
Anche questa settimana è stata dedicato ai regali e ai giri nei negozi.
E’ stato tutto diverso perchè mi sono affidata ai mezzi pubblici,
giusto per evitare “giri pesca” per trovare un parcheggio,seconda cosa per non stare sempre a consultare l’orologio , capirai,se sgarri un minuto al parcheggio scatta subito una sanzione salata…super esagerata! Così ho optato per questo mezzo pubblico . Nel primo pomeriggio sono salita sull’autobus e seduta accanto ad un finestrino appannato mi sono lasciata trasportare per le strade della mia città. Non stavo molto attenta al “fuori”,ero piuttosto presa dai miei pensieri…ogni tanto mi guardavo intorno, ma le facce serie senza espressione degli altri passeggeri mi facevano volgere in fretta il viso. Con la mano guantata,ho pulito un poco il vetro del finestrino,e attraverso un cerchio ho osservato la città che mi sfilava davanti. La piazza dove ogni anno vengono venduti tanti alberi di natale,ha attirato la mia attenzione.
Una piccola notizia di cronaca ( È morto Romero Salgari, pronipote dello scrittore Emilio e ultimo discendente a portare il cognome della famiglia. Aveva 63 anni e viveva a Montà d’Alba in provincia di Cuneo ), mi ha fatto entrare nella vita tormentata di Emilio Salgari.
Albero di Natale fatto!!! Casa addobbata in qua e in là, quasi ultimata. Fuori piove e sembra sera. Non fa molto freddo, direi che è umido, ma il caminetto acceso trasmette una bella sensazione di atmosfera calda.