La cugina Saveria

Dopo aver ricordato le belle giornate trascorse al mare da bambini, facendo accenno anche alla cugina Saveria in maniera forse non troppo affettuosa, desidero ora dare a ” Cesare quello che è di Cesare”

Dunque, Saveria nasce da due genitori non giovanissimi, prima c’era stata la guerra, poi lo zio si è voluto specializzare in farmacia ( allora le medicine , la maggior parte, le facevano i farmacisti ) Quindi fu uno studio lungo che fece allungare i tempi del matrimonio. Comunque lo zio a Pistoia aprì una farmacia, e questo dette inizio alla famiglia. Abitavano a Valdibrana, un posto che ho sempre adorato perchè mi sembrava un luogo di fiaba.

Tutta la famiglia di mamma è di Borgo a Buggiano, altro paese che ho nel cuore, e tutti i componenti della famiglia sono rimasti pressapoco li, chi a Pistoia, chi a Montecatini…noi a Livorno, lontani da tutti per il lavoro di babbo di vigile del fuoco sommozzatore.

Però ogni occasione era buona per vedersi!

Saveria quando nacque portò tanta gioia, come è facile immaginare. Però a detta di tutti non era una gran bellezza. Era sempre malaticcia e questo pareva rallentasse la sua crescita. Invece verso i dieci anni prese il turbo e diventò altissima con due seni considerevoli che per tanto tempo sono stati il suo cruccio. Come potete immaginare era viziatissima, ma lei non avendo sorelle o fratelli, non si rendeva conto di quanto fosse fortunata per avere tutto quello che voleva. Quando veniva da noi ci faceva ridere non per cattiveria , ma perchè era buffa, non sapeva stare in compagnia. Ovviamente aveva sempre ragione e voleva sempre tutto lei per prima. Con me non c’erano problemi, ero abituata alla sorella più grande , invece con mia sorella c’era un po’ di rivalità che è rimasta nel corso degli anni.

L’estate dei miei cinque anni, la trascorsi a Valdibrana, perchè mamma si operò e noi bambine fummo mandate una dalla nonna Zizzi ( Daniela ) ed io dalla zia Nina, mamma di Saveria. Quell’estate mi è rimasta nel cuore perchè mi divertii tantissimo, e credo siano stati quei giorni a renderci, Saveria ed io, unite per sempre. Non litigammo mai, mi fece scoprire l’avventura di salire sugli alberi dove acchiappavamo le cicale

che mettevamo in una scatolina e si portavano in casa con grande scorno della zia che non voleva animali in casa.

Di fronte alla casa della zia

c’era il fiume Brana, che d’estate si riduceva ad un torrentello,

ebbene noi scendevamo su quei massi e nell’acqua che scorreva si acchiappavano i girini.

Non li facevamo del male, si tenevano un po’ in mano e si rimettevano in acqua. Il divertimento era acchiapparli, perchè scappavano da tutte le parti. Oltre la Brana, c’era tutta campagna, che saliva fino alla collina dove c’era la stazione del paese.

Era divertente andare lassù, perchè dato che la famiglia dello zio era conosciutissima, si rimediava sempre qualche caramella o biscotto.

Fu in quell’estate che la zia mi dette il soprannome di ” pinguino” perchè camminavo bella dritta, come un pinguino diceva lei. Invece Saveria stava un po’ ripiegata in due per nascondere i seni. Ma questo io non lo capivo e non ci facevo caso.

Quando fu il momento di tornare a casa, piansi molto perchè con loro ero stata benissimo. Ma ci furono le promesse che ci saremmo riviste presto.

Invece come dice il proverbio” L’uomo dispone ma Dio Propone” ci furono poche occasioni per rivederci, perchè Saveria era sempre malata ( alla fine ha sposato l’assistente del primario dell’ospedale di Pistoia ) Poi ci sono stati altri eventi tristi, mia sorella partita in Inghilterra… e pochi mesi prima che mio padre morisse improvvisamente, vennero gli zii a trovarci con Saveria che potei ammirarla in tutta la sua bellezza.

Era diventata una splendida ragazza, alta e flessuosa, armoniosa nelle forme e movimenti. Io in confronto mi sentivo un brutto anatroccolo…

(da sinistra: io,la zia nina,la mia mamma con la mia sorellina Gabriella in braccio e la Saveria )

queste sono le ultime foto serene . Ci vorranno anni prima di ritrovare il sorriso.

Quando tutte e due ci siamo sposate, abbiamo ripreso a vederci durante l’estate o altre feste comandate. Lei diceva che era la quarta sorella. E per me lo era davvero. Mi è tanto dispiaciuto quando è mancata. Anch’io ero in ospedale e stavo male, nessuno mi dette la notizia per evitare di addolorarmi di più. Sono certa che in quel momento mi è stata vicina. Per me è viva nei miei pensieri e ricordi, è insieme a tutti i cari che mi hanno fatto crescere e mi hanno insegnato ad amare.

Ciao Saveria, non sarai dimenticata!

Affettuosamente vostra, vitty.

Autore: vittynablog

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34 pensieri riguardo “La cugina Saveria”

    1. Grazie Mocaiana per queste parole! Spesso e volentieri ci si duole più per quello che abbiamo perduto che per quello che abbiamo avuto e vissuto. Ti ringrazio per avermi fatto vedere le cose sotto questo aspetto. Un abbraccio carissima!!! 🙏💞🙏💞🙏

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  1. Un ricordo dolcissimo quello per tua cugina Saveria, non avevo dubbi, conoscendoti, che fossi molto legata a lei.
    Di sicuro ti è stata vicina quando eri in ospedale.
    Quante se ne passano eh, Vitty carissima, ti abbraccio con tanto affetto ❤️❤️❤️❤️👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻

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    1. Si, se ne passano tante cara Valeria. L’importante è superarle e non perdere di vista il vero valore della Vita! Il ricordo di Saveria sarà sempre con me!!!! Un caro abbraccio a tutto il mio affetto!!❤️❤️❤️❤️

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  2. che bello questo tuo ricordo, un momento tristissimo che però hai saputo trasformare in un ricordo d’amore sincero e profondo, come solo un affetto puro riesce a trasmettere 👏👏👍 un caro abbraccio per te, buon week end 🤗🤗🤗😉

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    1. Con Saveria, ho anche ricordi davvero spassosi, ma non sarebbe giusto raccontarli senza lei presente.

      E’ mancata presto è vero, però ha vissuto molto intensamente e non si è mai compatita sul suo stato di salute.

      Buon fine settimana anche a te caro Max!!!🤗🤗🤗😉

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  3. Che meraviglia questo tuo post! Pieno di ricordi, di amore, di senso della famiglia che va oltre mamma, papà e fratelli. E poi mi sono rivista bambina, insieme a mia cugina, con le mani immerse nell’acqua sempre gelida del fiume, immobili ad aspettare che i girini entrassero nel bicchiere. Grazie. ❤️🙏

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    1. Che bello Alice, abbiamo dei ricordi in comune!!! L’acqua gelida non la ricordavo, ma era veramente fredda anche l’acqua della Brana! Grazie per esserti fermata, sarà un piacere seguirti!!!🤗🤗🤗😉

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      1. È strano come restino impressi alcuni dettagli come l’acqua gelida del fiume che quasi bruciava la pelle, l’erba secca che mi pungeva la schiena quando mia cugina e io ci sdraiavamo a guardare le stelle (e, una volta, quante stelle si vedevano in cielo!), l’odore di legna della cucina della mia bisnonna… ♥
        Il piacere sarà mio nel seguire il tuo blog e poterci scambiare ricordi, pensieri, emozioni. 🙂

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  4. Ho letto ogni singola parola con molto trasporto. Ho pensato ai miei cugini – anzi: le mi cugine – ed i bei momenti passati insieme, specialmente in vacanza o nelle festività.
    Saveria era proprio carina, da quel che si capisce dalle fotografie, e credo che la vostra amicizia sia andata ben oltre la semplice parentela.
    Mi spiace che lei non ci sia più.

    Riguardo le foto: ci sono ottime “app” che le migliorano e tolgono la patina dell’età, e le rendono nitide. Le ho provate io stesso con buoni risultati.

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    1. Grazie Andrea, per aver letto con attenzione e comprensione il mio scritto. E’ bello sapere che abbiamo in comune giochi di bimbi con i cugini. La famiglia è una cosa importantissima, si impara da bambini e ce la portiamo nel cuore tutta la vita! In quanto alle foto ti ringrazio del consiglio, chiederò ad uno dei miei figli se mi aiuta. Ovviamente quando troverà del tempo da dedicarmi…

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  5. come per la cugina Saveria anche per tutti quelli che sono scomparsi c’è da dire

    Tu sei rimasta ormai solo un ricordo

         anzi una nostalgia quella che

         come la lima lima sordo sordo

         al ritmo di “Dov’è?”…”Dov’è?”…”Dov’è?”

    (Cassandro)

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    1. Quante volte me lo chiedo dove sono i miei cari! Poi mi tranquillizzo perchè mi dico che sono vicini a me, non li vedo ma ci sono! Saveria sarebbe felicissima nel sapere che le hai dedicato una poesia. Era l’unica che sapeva del blog e spesso le avevo fatto leggere i tuoi versi che sempre sempre le erano piaciuti! Grazie anche da parte sua dunque!!! Buona serata Cassandro!!!🤗🤗🤗😉

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  6. Buongiorno Vitty, mi ero persa questo bellissimo post! Dietro al racconto di tua cugina Saveria c’è il ricordo di un’infanzia meravigliosa, e questo è un bene prezioso che non tutti hanno la fortuna di possedere. Perché i ricordi non sono qualcosa che abbiamo perso, ma qualcosa che rimane nostro per sempre, a dispetto di tutto.

    La tua positività mi allarga sempre il cuore Vitty, è un piacere passare di qua e leggerti!

    Paola

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    1. Paola, per me è un piacere immenso leggere le tue parole!!! Ho piacere che ti sia piaciuto il post sulla cugina Saveria, in verità ho avuto un’infanzia felice, mi sono sentita amata e protetta. Penso sia stato il periodo più bello in assoluto della mia vita. Per questo lo ricordo con gioia e cerco di non dimenticare niente, perchè gli affetti più cari, sono tutti la’ dentro. Alla fine degli otto anni, era già tutto finito. Ma non importa, avevo ricevuto talmente tanto amore che ho vissuto di rendita, non permettendo mai al mio cuore di chiudersi. Sì, cerco di essere positiva anche perchè la vita poi mi ha donato altri amori, marito, figli e un cane dolcissimo. Ora ho anche te come amica che sai illuminare le mie giornate con i consigli di libri davvero belli!! Grazie Paola, grazie per tutto ❤️

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